giovedì 14 marzo 2024

CCCP Ferretti e Scanzi

Di solito passo il mio tempo a guardare "Case a Prima Vista" come massima espressione culturale del nostro tempo, mi anestetizzo la mente pensando che la fuori sia tutto bellissimo. Così ho voluto dare mezz'ora del mio tempo a Scanzi e Ferretti per vedere se rientro culturalmente sulla retto-via. Due cose mi sono piaciute di Ferretti, la prima al minuto 12:40 quando dice di detestare il contraddittorio, di non volere convincere nessuno e nemmeno di volere essere convinto, l'altra cosa sull'antifascismo, purtroppo mi sono imbattuto anche io, nel mio piccolo, a cose simili a cui parla lui, ma di cui non mi va di parlare con altri se non di persona. Sull'amicizia con la Melona non mi esprimo, faccia quello che vuole, della sua grande feelicità sulla sconfitta della sinistra alle elezioni, non commento, anche perchè io di sinistra ne vedo talmente poca che quasi mi disoriento. Però secondo me vale la pena ascoltarla questa intervista, al di là dei meme e di tutte le cose che tutti fanno sui social. A proposito, ho visto una volta i CCCP dal vivo alle cascine con tanto di rissa, insomma venni via schifato, non vidi praticamente nulla, non ho loro dischi credo, ma devo ricontrollare. Mi piace quando fa capire che comunque qualcosa per campare bisogna fare e visto come va questo paese direi che è già qualcosa di positivo.



venerdì 8 marzo 2024

Berlinguer ti Voglio Bene non è per tutti!

Dopo la messa in visione del film di Bertolucci "Berlinguer ti Voglio Bene" da parte della rete nazionale televisiva LA7, con un Benigni in grande forma e un Monni da urlo, ho letto tantissime recensioni negative e immense stroncature a quel film sui social, non a caso, la stragrande maggioranza di queste da parte di persone che non sono toscane. In effetti, se devo trovare un piccolo grande difetto a quel film è che rappresenta FEDELMENTE le campagne contadine toscane di quel periodo storico, più specificamente quelle fiorentine e pratesi. Se non si è di queste parti, il film sarà difficile da comprendere, non per la quantità di parolacce o volgarità come ho letto, ma perchè non si riesce a comprendere minimamente, neanche un dirimpettaio bolognese, umbro o a qualche centinaio di chilometri di distanza non ci capirebbe nulla, è normale! Sarebbe meglio allora dire che non si capisce, prima di dire che fa schifo, ma da sempre l'uomo disprezza ciò che non capisce, è sempre stato così, per cui vi chiedo un po' di comprensione. Certamente che il film non piace a tutti i toscani, ma ce ne sono tanti, tipo me, che adorano quel film, lo sanno a memoria, ne capiscono tutte le sfumature, perchè siamo di qui, nati qui e con tutto quello che ne consegue, i nostri genitori, nonni, in molti casi erano in quel modo, e vi dirò, a voi puristi, a volte anche peggio, ma mica di poco. Erano altri tempi, stiamo parlando del 1977... sono passati quasi cinquanta anni. Ora un film del genere sarebbe impossibile da proporre, sarebbe censurato dall'inizio alla fine, ma quella, si quella lì... è cultura del nostro tempo e delle nostre parti. Per me come tanti amici un film geniale, al di la dell'antipatia che ora va di moda contro Benigni. Per tanti altri un film mediocre, ma non è un film per tutti, non lo è mai stato e mai lo sarà!



domenica 3 marzo 2024

Cosa era realmente Trippa Shake?

A distanza di 40 anni e oltre mi chiedo oggi cosa sia stata realmente Trippa Shake Fanzine, quel giornaletto autoprodotto stampato in 3000 copie e distribuito gratuitamente in tutta Italia. Alcune di queste domande me le hanno fatte alcuni amici negli anni, ci ho pensato tante volte e ora ho deciso di riunirne qualcuna e rispondere.

Era una fanzine?

Si, lo era, non ero fan di un genere specifico di musica underground ma abbracciavo tanti generi, forse troppi, prediligendo la scena locale e Toscana ma supportando anche quella italiana. Punk Hardcore all'inizio ma poi anche tanto altro.

Era un giornale per cazzari e cazzoni vari?

No, non lo è mai stato, era più che alto l'esaltazione e l'esagerazione delle debolezze comuni, poi dipendeva da che occhi la si guardava. Moltissini comunque lo pensavano, ma non io.

Che target di età aveva?

Mi ero reso conto che si andava dai 15-25 anni, attraverso le tantissime lettere che ricevevo, difficilmente oltre i 25, un target di età molto difficile da raggiungere e infatti i più astiosi dicevano quello che gli tornava meglio dire e cioè che fosse un giornale banale, beh... non parlare esplicitamente di "fotti il sistema" non significa automaticamente essere bana
li. Parlavo di tante cose ma il filo conduttore era la voglia di unire persone di età diverse con un passato completamente diverso, tutto poteva coesistere se si voleva.... c'erano le column, le recensioni di dischi, libri e tanto altro...  parlavano su Trippa Shake persone dai 15 ai 70 anni... nella stessa pagina, della stessa cosa e funzionava davvero.

Tutti hanno capito Trippa Shake?

No! Me ne sto rendendo conto dopo tanti anni, non che non lo volessi o lo cercassi con insistenza, ma molti lì dentro cercavano quello che gli interessava... se eri uno che voleva leggere due cose per ridere c'erano i messaggi personali, il Market ecc... ma c'erano anche Arte e tante altre cose fra le righe che solo pochissimi riuscivano a capire. Era un aggregatore di umani e non una newsletter di gente che si diletta a fare recensioni per trovare un lavoro in quel campo, non mi interessava e non ne ero capace, ero quello che ero... ma pochi hanno capito, forse nemmeno io completamente.... un paio di amici mi hanno detto qualcosa che mi torna, molto. La prima era che avevo trovato la chiave giusta, il giornale era serio, ma anche per niente, triste ma imbarazzantemente da gustare, qualcosa che assomiglia parecchio alla quotidianità di ogni persona. Alla fine di tutto ero io che dirigevo tutto, non cercavo gloria ma unione fra le persone, non ne so i motivi ma era così, i soldi non hanno mai fatto parte di questo progetto e nemmeno di quelli successivi avuti nella vita, tutto DIY, fai da te. L'altra era che mettevo su carta me stesso, alcuni amici, purtroppo alcuni scomparsi, leggevano tutto, dalla prima all'ultima riga e capivano, mi guardavano in silenzio e poi mi dicevano quello che pensavano, infatti qualcuno mi disse che c'era tutto un mondo dentro di me, come in ognuno di noi, però a volte fa paura scoprirlo.

Oggi potrebbe esistere Trippa Shake?

No, non avrebbe alcun senso, è cambiato tutto il mondo della comunicazione, era la cosa giusta nel periodo adatto alla nascita e alla crescita, un fenomeno di vado molto fiero, ormai nessuno si ricorda di quella roba, pure io sono cambiato, non rinnego niente di allora, oggi sono quello che sono grazie anche a quelle cose li. Anche chi allora leggeva la mia fanza quando me ne parla oggi, capisco che non ricorda molto, solo sprazzi di un gran momento vissuto insieme, niente nostalgia, tutto va avanti, chissà che un giorno non possa fare qualcosa di folle adatto ai tempi odierni? Non lo so ma mai dire mai. Ma il problema sarà definire cosa è folle e cosa no!




CCCP Ferretti e Scanzi

Di solito passo il mio tempo a guardare "Case a Prima Vista" come massima espressione culturale del nostro tempo, mi anestetizzo l...