domenica 3 marzo 2024

Cosa era realmente Trippa Shake?

A distanza di 40 anni e oltre mi chiedo oggi cosa sia stata realmente Trippa Shake Fanzine, quel giornaletto autoprodotto stampato in 3000 copie e distribuito gratuitamente in tutta Italia. Alcune di queste domande me le hanno fatte alcuni amici negli anni, ci ho pensato tante volte e ora ho deciso di riunirne qualcuna e rispondere.

Era una fanzine?

Si, lo era, non ero fan di un genere specifico di musica underground ma abbracciavo tanti generi, forse troppi, prediligendo la scena locale e Toscana ma supportando anche quella italiana. Punk Hardcore all'inizio ma poi anche tanto altro.

Era un giornale per cazzari e cazzoni vari?

No, non lo è mai stato, era più che alto l'esaltazione e l'esagerazione delle debolezze comuni, poi dipendeva da che occhi la si guardava. Moltissini comunque lo pensavano, ma non io.

Che target di età aveva?

Mi ero reso conto che si andava dai 15-25 anni, attraverso le tantissime lettere che ricevevo, difficilmente oltre i 25, un target di età molto difficile da raggiungere e infatti i più astiosi dicevano quello che gli tornava meglio dire e cioè che fosse un giornale banale, beh... non parlare esplicitamente di "fotti il sistema" non significa automaticamente essere bana
li. Parlavo di tante cose ma il filo conduttore era la voglia di unire persone di età diverse con un passato completamente diverso, tutto poteva coesistere se si voleva.... c'erano le column, le recensioni di dischi, libri e tanto altro...  parlavano su Trippa Shake persone dai 15 ai 70 anni... nella stessa pagina, della stessa cosa e funzionava davvero.

Tutti hanno capito Trippa Shake?

No! Me ne sto rendendo conto dopo tanti anni, non che non lo volessi o lo cercassi con insistenza, ma molti lì dentro cercavano quello che gli interessava... se eri uno che voleva leggere due cose per ridere c'erano i messaggi personali, il Market ecc... ma c'erano anche Arte e tante altre cose fra le righe che solo pochissimi riuscivano a capire. Era un aggregatore di umani e non una newsletter di gente che si diletta a fare recensioni per trovare un lavoro in quel campo, non mi interessava e non ne ero capace, ero quello che ero... ma pochi hanno capito, forse nemmeno io completamente.... un paio di amici mi hanno detto qualcosa che mi torna, molto. La prima era che avevo trovato la chiave giusta, il giornale era serio, ma anche per niente, triste ma imbarazzantemente da gustare, qualcosa che assomiglia parecchio alla quotidianità di ogni persona. Alla fine di tutto ero io che dirigevo tutto, non cercavo gloria ma unione fra le persone, non ne so i motivi ma era così, i soldi non hanno mai fatto parte di questo progetto e nemmeno di quelli successivi avuti nella vita, tutto DIY, fai da te. L'altra era che mettevo su carta me stesso, alcuni amici, purtroppo alcuni scomparsi, leggevano tutto, dalla prima all'ultima riga e capivano, mi guardavano in silenzio e poi mi dicevano quello che pensavano, infatti qualcuno mi disse che c'era tutto un mondo dentro di me, come in ognuno di noi, però a volte fa paura scoprirlo.

Oggi potrebbe esistere Trippa Shake?

No, non avrebbe alcun senso, è cambiato tutto il mondo della comunicazione, era la cosa giusta nel periodo adatto alla nascita e alla crescita, un fenomeno di vado molto fiero, ormai nessuno si ricorda di quella roba, pure io sono cambiato, non rinnego niente di allora, oggi sono quello che sono grazie anche a quelle cose li. Anche chi allora leggeva la mia fanza quando me ne parla oggi, capisco che non ricorda molto, solo sprazzi di un gran momento vissuto insieme, niente nostalgia, tutto va avanti, chissà che un giorno non possa fare qualcosa di folle adatto ai tempi odierni? Non lo so ma mai dire mai. Ma il problema sarà definire cosa è folle e cosa no!




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